martedì 22 agosto 2006

Il conflitto mediorientale in un gioco: Conflict!




immagine da C:MEPS
1997,
il primo ministro israeliano
è stato assassinato.

Voi dovete sostituirlo.

Un’enorme responsabilità grava sulle vostre spalle, ogni decisione che prenderete sarà destinata ad influenzare la vita di qualche persona, siano essi vostri connazionali o abitanti di Paesi confinanti. Così, a loro dovrete rispetto, un rispetto per la vita umana col quale, in un’area da sempre in subbuglio come quella mediorientale, è davvero difficile misurarsi.
Il vostro mandato ha durata di un anno. Ogni giorno, arrivati nella ”stanza dei bottoni”, riceverete un rapporto sullo stato di tensione cui è sottoposta la vostra Nazione. C’è da affrontare la delicata questione palestinese, i rapporti con gli stati arabi, l’opinione pubblica, i rapporti con l’ONU e con gli Stati Uniti.
Il MOSSAD, l’efficiente servizio segreto israeliano, vi comunicherà informative da interpretare. I quotidiani vi forniranno il polso della situazione degli umori della piazza.
Le opzioni che avete a disposizione sono molteplici e non dovrete mai dimenticarvi che ad ogni vostra decisione corrisponderà una reazione.
Ad esempio, dimostrarsi troppo permissivi nei confronti dei palestinesi potrebbe essere interpretato come un segno di debolezza da alcune componenti della società israeliana che potrebbero fare pressioni per destituirvi, con le buone o facendovi ripercorrere le orme del vostro predecessore. Analoga interpretazione cui, con tutta probabilità, giungerebbero anche taluni stati confinati, spingendoli ad attaccarvi per risolvere in via definitiva la “questione sionista”. Naturalmente, anche propendere troppo verso una filosofia diplomatica intransigente ed aggressiva, potrebbe far precipitare tutta la regione verso una devastante guerra. Senza contare che voi o altri potreste avere a disposizione anche armamenti tattici

Il vostro mandato ha durata di un anno. Ogni giorno, arrivati nella ”stanza dei bottoni”, riceverete un rapporto sullo stato di tensione cui è sottoposta la vostra Nazione. C’è da affrontare la delicata questione palestinese, i rapporti con gli stati arabi, l’opinione pubblica, i rapporti con l’ONU e con gli Stati Uniti.

Il MOSSAD, l’efficiente servizio segreto israeliano, vi comunicherà informative da interpretare. I quotidiani vi forniranno il polso della situazione degli umori della piazza.
Le opzioni che avete a disposizione sono molteplici e non dovrete mai dimenticarvi che ad ogni vostra decisione corrisponderà una reazione.
Ad esempio, dimostrarsi troppo permissivi nei confronti dei palestinesi potrebbe essere interpretato come un segno di debolezza da alcune componenti della società israeliana che potrebbero fare pressioni per destituirvi, con le buone o facendovi ripercorrere le orme del vostro predecessore. Analoga interpretazione cui, con tutta probabilità, giungerebbero anche taluni stati confinati, spingendoli ad attaccarvi per risolvere in via definitiva la “questione sionista”. Naturalmente, anche propendere troppo verso una filosofia diplomatica intransigente ed aggressiva, potrebbe far precipitare tutta la regione verso una devastante guerra. Senza contare che voi o altri potreste avere a disposizione anche armamenti tattici nucleari.

Per comprendere meglio la profondità e l’attualità di questo titolo Mastertronic, vi raccoterò un aneddoto personale:

Nel 1990, mi capitò tra le mani questo gioco, senza che avessi la più pallida idea di cosa fosse. Pur non essendo, a quei tempi, particolarmente interessato agli strategici così come alle complicate vicende mediorientali, il gioco risultò talmente profondo che non potei esimermi dal dedicargli qualche ora del mio tempo.

Dopo alcune partite di rodaggio, la mia linea politica fu la seguente.

Concessi una parte dei territori occupati ai palestinesi perché creassero un loro Stato indipendente. L'opinione pubblica interna non era molto contenta, ma quella estera si. immagine da C:MEPSAmmassai truppe al confine con il neonato stato palestinese ed attaccai delle installazioni definite sospette dalle informative del MOSSAD che avevo ricevuto, una sorta di “guerra preventiva” ante litteram. I palestinesi iniziarono a mobilitare anche il loro esercito. A questo punto ebbi l’incidente diplomatico che cercavo, la giustificazione per attaccarli. Lo feci ed instaurai un governo fantoccio. In sostanza, non mi ero formalmente annesso il territorio palestinese, però lo controllavo politicamente.

La Siria non la prese bene. Per tutta risposta schierai nuovamente l'esercito; gli Stati Uniti erano con me e potevo permettermi di far crescere notevolmente gli investimenti militari. Colpii qualche fabbrica ché, sicuramente, qualcosa da nascondere ce l’avevano e continuai a provocarli con piccole azioni finchè loro non risposero. Ripetei, allora, ciò fatto in precedenza con la Palestina, sbaragliando in breve tempo ogni resistenza ed insturando anche in Siria un governo fantoccio privo di autonomia.
Ormai la mia posizione nell’area era del tutto egemone e anche l’ONU dovette, obtorto collo, riconoscerlo. Ciononostante il mio mandato non era ancora terminato e tutto quel ben di dio in armamenti non poteva certo giacere inutilizzato. Così, provai a ripetere la mia ormai consolidata strategia con l'Egitto, che imperterrito continuava a denunciare le mie colpe al mondo. Purtroppo i codardi non reagirono, così, ahimé, finì il mio mandato senza aver risolto anche la "questione egiziana".

Non so perché ma ogni volta che si parla del Medio Oriente mi torna in mente questo videogioco.

Dimenticavo. Una volta concluso il proprio “mandato”, il gioco esprime un giudizio sulla condotta politica attuata.
Il mio fu: dittatore.

DOWNLOAD
per scaricalre il gioco per PC Windows, Apple Mac OS X o amiga emulato:

Conflict: Middle East Political Simulator

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